mercoledì 2 luglio 2014

LA TERRA NON SI VENDE , SI COLTIVA!

lunedì 30 giugno 2014

La terra non si vende, si coltiva! Mondeggi presidio contadino custodia Beni Comuni

Cecilia Stefani per l’Altracittà 
“La terra non si vende, si coltiva!”: questo si legge su uno degli striscioni appesi alle finestre della colonica di Mondeggi, sulle colline di Bagno a Ripoli. A conclusione di un festoso corteo tra i campi, aperto da un trattore e da una capretta, l’edificio è stato occupato ieri pomeriggio, assumendo il ruolo di “presidio contadino” a custodia della tenuta. 




Il movimento Mondeggi Bene Comune ribadisce così la propria intenzione di costruire una “fattoria senza padroni”, seguendo un modello di agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e dei luoghi, capace di offrire un lavoro dignitoso a chi la terra la ama davvero.
Ce lo spiega David, uno dei nuovi abitanti di Mondeggi: “Fare l’agricoltore oggi non è facile, perché i piccoli proprietari non ce la fanno ad assumerti mentre i grandi ti sfruttano come operaio a tempo determinato… per non parlare dell’accesso alla terra o ai macchinari, che richiede grossi investimenti. Qui noi vediamo la possibilità di creare un ambiente produttivo a dimensione umana, dove il lavoro si intrecci alla cura dei luoghi e alla vita quotidiana”. Ieri era il secondo dei tre giorni di festa per Mondeggi, che ha visto la presenza di un migliaio di persone, tra cui molti giovani che hanno dormito in tenda tra gli ulivi. Per l’occasione sono state allestiti bagni e docce da campo e una cucina che ha servito pranzi e cene a prezzi popolari. Il pane biologico preparato con farina di grani antichi è andato a ruba, e anche la pizza impastata dai fornai di Genuino Clandestino ha prodotto una lunga fila paziente. “Questa grande partecipazione è il segno di un supporto che a dire il vero non è mai mancato – ci racconta Roberto. Dalla gente del posto, dai contadini del vicinato, dal comune di Bagno a Ripoli, persino dagli operai della Provincia che sono venuti qui per i controlli periodici, abbiamo sempre riscosso simpatia e approvazione. Dove c’era abbandono e degrado, abbiamo riportato pulizia e cura, lavorando alla luce del sole e senza creare problemi”. Roberto di lavoro fa il geologo e di agricoltura non sa molto, ma dal GAS si è avvicinato a Terra Bene Comune e da lì ha conosciuto Mondeggi, entrando dall’inizio nel movimento. “Nel gruppo ci sono molti laureati in agraria che hanno gestito il recupero dell’oliveta, l’orto, il pollaio e tutto il resto. Su queste cose io ho dato una mano per quanto potevo. C’è poi un lavoro progettuale e di rapporto con le istituzioni su cui ho potuto offrire di più, insieme ad altri che sono urbanisti, architetti, giuristi…”. Dalla Provincia di Firenze è arrivata di recente una diffida dai toni minacciosi, ma Roberto non sembra preoccupato: “Già in passato è stata tentata invano la vendita di parti della tenuta. Oggi ci riprovano con l’area intera, per ripianare i debiti e anche per coprire i famosi 80 euro di Renzi, ma 10 milioni è un prezzo esagerato per un terreno dove c’è ancora tantissimo da fare”. La nuova asta sarà bandita entro il 30 settembre, a fine anno la Provincia “scade” e passa le consegne all’area metropolitana. “In questo intervallo insieme al Comune di Bagno a Ripoli lavoreremo su un progetto concreto, con solide basi giuridiche e accademiche, da presentare a Regione e Provincia come alternativa alla vendita. Poi si vedrà”. E fino ad allora? “Nei campi c’è tanto da fare – risponde David – bisogna ripulire dov’è incolto, magari usando animali da pascolo invece di macchinari a gasolio… c’è da seminare, cereali, qualche varietà di grano antico… c’è da finire la sistemazione dell’oliveta, lasciata andare per anni… ci sono anche pezzi di vigneto e alberi da frutto che possono essere recuperati. E poi c’è la cura degli spazi comuni, che resteranno tali, perché la gente possa venire a camminare in campagna, come ha sempre fatto”.
Grazie per i commenti.

Nessun commento:

Posta un commento

Commento Pubblicato