giovedì 17 settembre 2015

TERRITORIO

I nostri boschi, relitti di antichi ecostistemi

Ambiente contro natura. Lo stato dei nostri boschi, abbandonati 
all’incuria, denuncia un deficit culturale e politico, un’assenzadi 
informazione. Testimoniata da quella sorprendente didascalia al 
padiglione Zero dell’Expo
All’Expo di Milano, nel cele­brato Padi­glione Zero, ho fatto una sco­perta sor­pren­dente. Una delle tante imma­gini dedi­cate ai pro­blemi ali­men­tari e ambien­tali, mostrava una pian­ta­gione di palme da olio, men­tre la dida­sca­lia infor­mava che essa ser­viva a pro­teg­gere la fore­sta amaz­zo­nica. Chissà quante migliaia di per­sone si sono lasciate per­sua­dere da quel mes­sag­gio. Ma è accet­ta­bile que­sto modo di pro­teg­gere la più vasta fore­sta plu­viale rima­sta sulla Terra? Il fatto che si abbat­tano alberi non per costruire edi­fici, per aprire nuovi pascoli, per impian­tare lati­fondi di soia gm, ma altri alberi, le palme, è una ope­ra­zione ambien­tal­mente benefica?

venerdì 11 settembre 2015

LA VIA CAMPESINA ALLA SOVRANITA' AGROALIMENTARE



Di Marinella Correggia. IL MANIFESTO 11 Settembre 2015.

«Il caos cli­ma­tico anche quest’anno ha pro­dotto fame, migra­zioni di massa, immi­se­ri­mento delle fami­glie rurali. Basta ritardi e inganni»: il movi­mento inter­na­zio­nale agri­colo La Vía Campesina-Lvc (164 orga­niz­za­zioni locali in 73 paesi di tutti i con­ti­nenti, in rap­pre­sen­tanza di circa 200 milioni di col­ti­va­tori) lan­cia la mobi­li­ta­zione in vista della Con­fe­renza Onu delle parti sui cam­bia­menti cli­ma­tici (Cop21), a Parigi.